Quando si ravvisano disfunzioni sessuali va sempre esclusa la presenza di cause organiche o farmacologiche, che possono alterare il processo nelle sue diverse fasi: desiderio, eccitazione ed orgasmo.
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Il comportamento sessuale è un istinto primario dei mammiferi, legato alla riproduzione e alla conservazione della specie. Negli esseri umani la sessualità istintuale si riveste di elementi psicologici, sociali e culturali capaci di influire enormemente sul suo funzionamento e sulle sue modalità espressive. La sessualità umana realizza infatti bisogni e tende ad obiettivi che si discostano anche radicalmente dalla funzione riproduttiva. Ricerca di intimità, appartenenza, sicurezza, completezza, accettazione, piacere, autostima, potenza, gioia, integrazione sono tutti elementi psicologici dalle alte implicazioni emotive che possono innescare il comportamento motivazionale, così come essere alla base di notevoli frustrazioni in conseguenza di eventuali disfunzioni o difficoltà.
Le credenze culturali o familiari acquisite, il rapporto con la propria fisicità, l’immagine del proprio valore personale, la sensibilità al giudizio, la capacità di svelarsi, il livello energetico, lo stress, la relazione con il partner sono tutte dimensioni psicologiche capaci di influire sulla espressione del comportamento sessuale.
Difficoltà possono presentarsi già nella fase della ricerca, quando giovani in età riproduttiva mostrano difficoltà nell’approccio, nella manifestazione o nella risposta a situazioni che potrebbero condurre ad un comportamento sessuale. Il timore del giudizio, la sensazione di non essere all’altezza, la paura del rifiuto o una dismorfofobia possono ostacolare fino a bloccare del tutto il tentativo di approccio erotico.
Ma il motivo per cui generalmente si cerca aiuto riguarda i problemi che si manifestano nella fase di eccitazione: assenza di attivazione del piacere nella donna, difficoltà di erezione o eiaculazione precoce nel maschio. La difficoltà a sintonizzarsi con il proprio corpo, a lasciarsi andare, a far sì che siano i corpi a parlarsi, deattivando il controllo volontario, è ciò che tipicamente e in senso generale causa i problemi, i quali poi tendono a persistere alimentati dall’ansia della prestazione. Il sesso perde la sua qualità di linguaggio libero e spontaneo dei corpi, per diventare attività da controllare per raggiungere una performace. Ciò che dovrebbe essere la ricerca di un contatto e di un momento di gioia e piacere diventa un impegno oneroso, dal quale ci si difende evitando, con la conseguenza di causare quasi inevitabilmente delle ripercussioni negative all’interno della dinamica affettiva della coppia. Litigi che aumentano, incomprensioni, distanze; il tutto causato dalla difficoltà di uno o entrambi i membri della coppia a condividere il gioco istintuale e piacevole del sesso.
Ma può capitare anche il contrario, che sia proprio l’assenza di una sana comunicazione e complementarietà all’interno della coppia ad avere ripercussioni sul piano sessuale. Quando uno dei membri della coppia non si sente stimato e apprezzato, quando si manifestano lotte di potere più o meno velate, quando uno dei due non accetta il ruolo in cui l’altro vuole relegarlo sia sul piano relazionale che sessuale, possono insorgere problemi nella sfera sessuale: assenza di piacere, difficoltà di erezione, ansia da prestazione, evitamento.
Quello sessuale è un gioco delicato che richiede che le componenti biologiche, relazionali e psicologiche siano sufficientemente in armonia. Anche eccessivo stress, preoccupazioni di lavoro, quotidianità troppo schiacciata sui doveri, una routine monotona, uno stato depressivo temporaneo sono condizioni che possono interferire sia con la fase del desiderio che con quella della eccitazione.
Scopo della terapia dei problemi sessuali è individuare e risolvere gli ostacoli intrapsichici, comportamentali o relazionali che mantengono e alimentano il problema, per arrivare a riscoprire il comportamento sessuale quale modalità di comunicazione corporea e di intenso scambio emotivo che mantiene, integra e arricchisce il rapporto.