PANICO E FOBIE
Il sistema della paura scatta in situazioni di normale vita
quotidiana.
Si comincia ad arretrare sempre di più di fronte ad un nemico
incomprensibile, che si nasconde dentro sé stessi.
OSSESSIONI
Il controllo eccessivo che fa perdere il controllo. I
pensieri e le azioni si impongono contro la volontà e se ne diventa
schiavi. Pulire, riordinare, prevenire. Pensieri intrusivi, gesti
ripetuti per scongiurare la cattiva sorte o propiziare eventi
favorevoli.
DEPRESSIONE
Il desiderio, la motivazione e l'energia sono affievoliti o
spenti. Il futuro appare cupo, la tristezza invade lo spirito. Si è
delusi da sé stessi, dagli altri oppure dal mondo. Difficile provare
gioia o soddisfazione. In realtà le energie spesso ci sono, ma, in
assenza di obiettivi, si scontrano e frammentano finendo per annullarsi
o rivolgersi contro sé stessi.
ANORESSIA
Si adotta la soluzione di mangiare sempre di meno,
nell'illusione di giungere ad avere sotto il proprio totale dominio il
corpo e le sue esigenze dettate dalla natura, anche, ma non solo, per
inseguire un ideale estetico di perfezione. E’ una strada
pericolosa lungo la quale diventa sempre più difficile fermarsi.
Perdendo la capacità di guardarsi oggettivamente, l’esito finale
paradossalmente è l’assenza di ogni bellezza.
VOMITING
Un gioco che all'inizio sembra un trucco intelligente per non
aumentare di peso si rivela ben presto una delle trappole più temibili
per la salute del corpo e della mente. Perché tende a diventare uno
sfogo per tutto, un piacere, l’unico vero piacere solitario ed intenso.
BULIMIA
Il più fondamentale dei programmi iscritti nei nostri geni è
mangiare, per mantenere la vita, e non bisogna dunque meravigliarsi se
questa attività procura sensazioni di piacere. Un piacere a buon
mercato, che può diventare irrefrenabile e smodato quanto più si cerca
di costruire argini e dighe che possano contenerlo.
|
Chi sono
Iscritto
all’Ordine degli Psicologi della Regione Campania dal 22/06/1998 al n.
1198 e autorizzato all’esercizio dell’attività psicoterapeutica art. 3
Legge 56/89.
Dopo
la laurea in Psicologia (indirizzo clinico) conseguita all’Università
“La Sapienza” di Roma, si perfeziona per quattro anni presso la Scuola Sperimentale
Antropologico Trasformazionale di
Napoli del prof. Sergio Piro e successivamente si specializza per
ulteriori quattro anni in
Terapia Breve Strategica presso il Centro
di Terapia Strategica di
Arezzo diretto dal prof. Giorgio Nardone.
E’ ricercatore
associato del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, fondato
nel 1987 da Giorgio Nardone e Paul Watzlawick.
Da
gennaio 2005 a marzo 2014 è Giudice
Onorario presso la Corte di Appello di
Napoli sez. Minorenni e da gennaio 2015 è Giudice Onorario presso il
Tribunale per i Minorenni di Napoli.
Espleta la sua attività
prevalentemente in ambito
clinico con adulti, adolescenti, coppie e famiglie, utilizzando il
modello di Terapia Breve Strategica, nelle sedi di Napoli e
Salerno.
Dal
2003 al 2006 partecipa, in collaborazione con ASL NA 5 (Italia),
Università “Laurea Polytechnic” di Helsinki (Finlandia), Istituto degli
studi sociali di Nijmegen (Olanda), dipartimento di scienze sociali
applicate di Bradford (U.K.), istituto AEGEE di Palermo, alla
elaborazione teorica ed alla sperimentazione di un modello di
intervento breve con giovani a rischio, i cui risultati sono pubblicati
nel volume “YARi Manual – Working Model for working with young people
at risk.”
|
IPOCONDRIA
“Il corpo ci assedia e ci inquieta. Ogni segnale del corpo,
reale o presunto, viene interpretato come la spia di un imminente
disastro. Si corre a cercare rassicurazioni da medici o familiari. Si
vive continuamente in angoscia, tenendosi sotto una costante
osservazione. E chi cerca trova!
DUBBIO PATOLOGICO
“E’ vero amore il mio o no? Studio ingegneria perché mi piace
o perché mi ci sono trovato? E se
sono omosessuale e non lo so? E se un
giorno diventerò un drogato?”
Sono infinite le domande possibili, e trovare la risposta appare come
una
questione cruciale. Ci si avventura su una strada di
lunghi ed angosciosi ragionamenti e ricerca di prove definitive sempre
più complicati ed intelligenti, perdendo di vista completamente il peso
reale della domanda iniziale.
PROBLEMI GENITORI FIGLI
I conflitti e le incomprensioni all'interno della famiglia
possono generare tensioni, preoccupazioni, sensi di colpa, la
sensazione di non essere bravi genitori. E con le migliori intenzioni a
volte si finisce per fare peggio.
BLOCCO DELLA PERFORMANCE
Un esame o solo la tesi di laurea diventano ostacoli
insormontabili. Si rimanda e intanto gli anni possono passare
rapidamente.
DIFFICOLTA' AL LAVORO
Non ci si sente a proprio agio, non ci si sente valorizzati
nonostante si fa del proprio meglio. O non si riesce ad imporsi in un
ambiente competitivo e si lascia troppo spazio agli altri. Non si
riesce a rapportarsi adeguatamente ai propri superiori.
|